La gioia di ogni Natale è quella di scoprire ogni volta in Gesù Salvatore la trascendente ricchezza dei suoi doni, ben al di là di ogni speranza e promessa e di ogni nostro merito; è la gioia di vivere quotidianamente nella fiduciosa attesa del trionfo definitivo del bene sul male, quando ritornerà il Salvatore-Giudice. È la gioia di credere che, accogliere e amare Lui in ogni creatura, anche la più insignificante, significa nonostante il gioco di parole, essere grandi nel regno
Il cristiano nella ricerca e nell’uso dei beni terreni, e nell’esplicazione di tutte le attività temporali, non deve perdere di vista i beni del cielo; ma illuminato e sorretto da un istinto superiore, deve puntare a quella sintesi vitale che finalizza tutto a Cristo, Salvatore e unificatore del mondo. In altre parole il cristiano deve, come Cristo «ricreare, completare e purificare il mondo» (T.de Chardin) per avviarlo a quella unificazione superiore nella quale, come dice l’Apostolo, «Dio sarà tutto in tutti»