Tutta la liturgia odierna è indirettamente un invito al banchetto eucaristico al quale il Signore c’invita tutte le volte che parteciperemo alla santa messa, affinché Gesù colmi il nostro cuore e ripieni di Cristo possiamo donarlo al mondo assetato di Dio. La veste nuziale, secondo i padri, rappresenta non tanto l’assenza di peccato dal momento che tutti siamo peccatori, ma la carità e l’amore di Cristo fine che dovrebbe muovere tutte le azioni quotidiane, anche se risultassero «sbagliate» ma con l’intenzione
Vi siete mai domandati perché la prosperità degli altri o ci irrita o ci deprime? Eppure gioire del bene degli altri è il mezzo migliore per essere oggetto della liberalità e magnanimità di Dio e il segreto per avvicinarci sempre più al suo Regno. Dio non fa mancare a nessuno il necessario, indipendentemente se uno ha il lavoro o no; il pane quotidiano che chiediamo ogni giorni di darci: «Dacci oggi il nostro pane quotidiano», è un diritto di ogni creatura
San Domenico <<parlava con Dio o parlava di Dio>>, pregava e predicava. Padre dei predicatori, Domenico tutto di Dio, testimone di vera Carità, esempio vivo di grande santità. Simile al fuoco, sorse un nuovo araldo della salvezza. La sua parola bruciava come fiaccola. Un insegnamento fedele era sulla sua bocca, né c’era falsità sulle sue labbra. Dalla «Storia dell’Ordine dei Predicatori» O parlava con Dio, o parlava di Dio Domenico era dotato di grande santità ed era sostenuto sempre da un
Senza la docilità di cuore non è possibile una vera apertura verso Dio e di conseguenza verso i fratelli e la ricerca costante del bene che è Cristo in noi il quale muove per il loro stesso bene. Non è neanche possibile operare il discernimento del bene dal male perché è grazie allo Spirito Santo, luce dei cuori, che noi possiamo distinguere la luce dalle tenebre, sapere cosa viene da Dio e cosa ci allontana da Dio, e dunque essere in
“Tu sei grande, Signore, e ben degno di lode; grande è la tua virtù e la tua sapienza incalcolabile” (Sal 144,3; 146,5) La salvezza tua Io Sono E l’uomo vuole lodarti, una particella del tuo creato, che si porta attorno il suo destino mortale, che si porta attorno la prova del suo peccato e la prova che tu resisti ai superbi. Eppure l’uomo, una particella del tuo creato, vuole lodarti. Sei tu che lo stimoli a dilettarsi delle tue lodi, perché ci
La preghiera è luce per l’anima La preghiera, o dialogo con Dio, è un bene sommo. È, infatti, una comunione intima con Dio. Come gli occhi del corpo vedendo la luce ne sono rischiarati, così anche l’anima che è tesa verso Dio viene illuminata dalla luce ineffabile della preghiera. Deve essere, però, una preghiera non fatta per abitudine ma che proceda dal cuore. Non deve essere circoscritta a determinati tempi od ore, ma fiorire continuamente, notte e giorno. Non bisogna infatti
PREGHIERA ALLA MADONNA DELLA LUCE O Vergine Immacolata che noi veneriamo sotto il bel titolo della Luce: titoli che ci ricorda la vostra purezza superiore a quella degli angeli, e la dignità cui foste sublimate di Madre dell’uomo Dio, vera luce del mondo, volgere benigna gli sguardi vostri a questo popolo che vi loda, vi benedice, vi prega. O Maria voi siete l’onnipotenza che supplica, otteneteci dunque che non camminiamo giammai nelle tenebre dell’errore e del peccato, ma seguendo il lume
Rendersi disponibile per gli altri è sempre un’incognita e un’avventura: l’incognita e l’avventura della carità. Ma se il nostro amore è sincero e disinteressato bisogna fidarsi di Dio. Ogni atto d’amore infatti, anche se spesso è uno sforzo, ottiene una purificazione che ci migliora, ma forse è anche come una piccola chiave che ci apre l’avvenire. LITURGIA DELLA PAROLA Prima Lettura (2Re 4,8-11.14-16a) Il gesto di Eliseo richiama i suoi miracoli di beneficenza. Egli vuole testimoniare alla donna sunamita la sua
Nessun fondatore può sperare di vedere perpetuarsi la sua opera, se i suoi discepoli non ne accolgono il messaggio con uno spirito di comprensione, di amore, di fedeltà e di obbedienza. Ne risentirebbero deleteriamente il suo pensiero e le realizzazioni volute. Con questo non si esclude, sarebbe troppo ristretto, che si adatti il pensiero genuino di ogni fondatore alle nuove condizioni di vita e si creino nuove iniziative per meglio affermarlo e sottolinearlo. LITURGIA DELLA PAROLA Prima Lettura Una città della
Il nome, nella Sacra Scrittura, rivela l’essenza stessa della persona e anche la missione a cui Dio lo chiama. Oggi il nome dice poco. Spetta però alla mamma formare il volto della sua creatura e, nella divina missione di educatrice, far crescere, insieme al fisico le virtù che ne formeranno la personalità. Prima Lettura (Nm 6, 22-27) Dio aveva rivelato a Mosè il suo nome: Jahvè, colui che è, che esiste per sé. Quando Israele invocava questo nome, scendeva su di
Con l’Immacolata concezione di Maria, inizia il progetto nuovo, che Dio si è prefisso di realizzare attraverso Cristo, che già si delinea nella nascita di questa bambina predestinata ad esserne la Madre. Colei che sarà completamente fedele al piano di Dio, sviluppando in pieno i doni da Lui ricevuti, e che perciò meritatamente è detta dall’Angelo «Piena di Grazia»: il suo nuovo nome, il suo nuovo essere. <!-more-> Prima Lettura (Gen 3,9-15.20) Adamo ed Eva sotto la sollecitazione di satana hanno
Democrazia, uguaglianza, parità di diritti ci fanno spesso dimenticare che la schiavitù, il razzismo, esistono ancora sotto varie forme così come tante guerre nel mondo oltre quella terribile attuale che sta avendo ripercussioni socio-economiche in tutto il mondo. Bisogna continuare a tutti i livelli nella difesa della dignità della persona umana. LITURGIA PAROLA Prima Lettura (2 Sam 5,1-3) David, consacrato re e pastore del popolo di Dio, è figura di Cristo, consacrato dallo Spirito Santo, salvatore e guida della nostra
Il cristiano che atteggiamento deve avere verso gli emarginati della nostra società e i malfattori? Cristo accetta di parlare con la samaritana e con l’adultera, si lascia avvicinare dalla Maddalena, entra nelle case di pubblici peccatori. Egli non si dà riposo finché i «rifiutati» dalla società non divengano «giusti». Ha fiducia nell’uomo, nonostante la sua miseria. E il suo «Amore» è capace di convertire, di conquistare il mondo. Dio infatti non mandò “il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma
Breve introduzione e commento alle letture e al Vangelo della domenica. Piccola meditazione-riflessione sulla tematica principale affiorata dalla Scrittura; con passi di testi scelti da vari autori, di varie opere e differenti epoche. «Ama dunque il Signore, Iddio tuo, e osserva ogni giorno ciò che egli ha detto di osservare, le sue leggi, le sue prescrizioni e i suoi comandamenti» (Deut 11,1). LITURGIA DELLA PAROLA Prima Lettura (Sir 35,15b-17.20-22) È falso il culto che pretende di cattivarsi la benevolenza del Signore
Preghiera e passi della lettera di San Bruno di Colonia detto San Brunone ai suoi “figli” certosini;
San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia. Giorno di festa. Le preghiere più belle del Santo, in particolare il Cantico delle creature, la prima poesia scritta in italiano volgare XII secolo. <!-more-> PREGHIERA SEMPLICE Signore, fa di me uno strumento della Tua Pace: Dove è odio, fa ch’io porti l’Amore, Dove è offesa, ch’io porti il Perdono, Dove è discordia, ch’io porti l’Unione, Dove è dubbio, ch’io porti la Fede, Dove è errore, ch’io porti la Verità, Dove è disperazione, ch’io porti la
Croce Tau così caro questo segno-simbolo a San Francesco e citato nel libro del Profeta Ezechiele: “Il Signore disse: passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme e segna un TAU sulla fronte degli uomini che sospirano e piangono.” (Ez. 9,4). Cf. anche (Ap 7, 2-3). Croce a forma di «Tau»: molti cristiani adottarono il Tau, perché la sua forma ricordava ad essi la croce, sulla quale Cristo si immolò per la salvezza del mondo. San Francesco d’Assisi, per questi
Santa Teresina di Lisieux Perle di saggezza, santità e spiritualità dalla «Storia di un’anima» PREGHIERA Oh Dio nascosto nella prigione del tabernacolo! <!-more-> Con gioia vengo accanto a Voi ogni sera per RingraziarVi dei favori che mi avete concessi e per implorare perdono delle mancanze commesse durante il giorno dileguatosi come un sogno. Gesù, come sarei felice se fossi stata interamente fedele! Ma ahimè, spesso la sera sono triste perché sento che avrei potuto corrispondere meglio alle vostre grazie. Se fossi
L’ascesi nei padri del deserto Deserto di Giuda Palestina Israele Antonio il Grande Elia Icona di San Antonio abate “fondatore” monachesimo A. L’ascesi della Parola e della preghiera I padri del deserto vivono sotto il primato della Parola di Dio, in totale dipendenza da essa e non esitano ad interrogarla prima di ogni loro azione. Loro regola di vita è la Scrittura. Un tale chiese ad Antonio: “Che devo fare per
Festa Santi Arcangeli Michele, Gabriele, Raffaele Il culto di Michele si diffuse dapprima solo in Oriente: <!-more-> in Europa iniziò alla fine del V secolo, dopo l’apparizione dell’arcangelo sul monte Gargano. Michele è citato nella Bibbia nel libro di Daniele come primo dei principi e custodi del popolo d’Israele; è definito arcangelo nella lettera di Giuda e nel libro dell’Apocalisse. Michele è colui che conduce gli altri angeli alla battaglia contro il drago, cioè il demonio, e lo sconfigge. Il suo
Le origini della Croce-Medaglia di San Benedettosono antichissime. Papa Benedetto XIV ne ideò il disegno e col “Breve” del 1742 approvò la medaglia concedendo delle indulgenze a coloro che la portano con fede. San Benedetto tiene nella mano destra una croce elevata verso il cielo e nella sinistra il libro aperto della Santa Regola. Sull’altare é posto un calice dal quale esce una serpe per ricordare un episodio accaduto a San Benedetto: il Santo, con un segno di croce, avrebbe frantumato la
I Padri della Chiesa sulla Santa Croce Nessuno, dunque, si vergogni dei segni sacri e venerabili della nostra salvezza, della croce che è la somma e il vertice dei nostri beni, per la quale noi viviamo e siamo ciò che siamo. Portiamo ovunque la croce di Cristo, come una corona. Tutto ciò che ci riguarda si compie e si consuma attraverso di essa. Quando noi dobbiamo essere rigenerati dal battesimo, la croce è presente; se ci alimentiamo di quel mistico cibo
SAN GIUSEPPE PATRONO DELLA CHIESA, DELLA FAMIGLIA, DI TUTTI I LAVORATORI, DEGLI ANZIANI E PERSONE MALATE San Giuseppe Patrono della chiesa universale e Patrono di tutti i lavoratori, in particolare oltre che della famiglia e dei padri di famiglia, anche dei carpentieri e falegnami ma anche di tutte le persone anziane e malate. Nella figura silente e fedele di san Giuseppe “si riconosce la dignità del lavoro umano, come dovere e perfezionamento dell’uomo, esercizio benefico del suo dominio sul creato, servizio
Questa preghiera è presa dal Trattato della Vera Devozione di San Luigi Maria Grignion di Montfort. <!-more-> [1] “Memento Domine Congregationis tuæ quam possedisti ab initio”. (1) Ricordatevi, Signore, della vostra Congregazione che possedeste fin dall’eternità pensando ad essa nel vostro spirito “ab initio”; che possedeste nelle vostre mani, quando creaste l’universo dal nulla “ab initio”; che possedeste nel vostro cuore, quando il vostro amato Figlio morendo sulla croce la irrorava con il suo sangue e la consacrava con la sua
Un’ora di preghiera con Gesù nel Getsèmani Dal Diario di suor Josefa Menéndez: «Vieni un momento, vieni a pregare con me, è adesso che io ho bisogno di te; non aver paura di lasciare per me questo riposo, perché io stesso sarò la tua ricompensa… E ricevo la stessa risposta! Povera anima sonnolente che non può vegliare un’ora sola con me!». Preghiamo Salvatore misericordioso, questa notte ci ricorda il tuo testamento di amore e l’angosciosa agonia della tua anima, triste fino