Gesù, ponendo tregua alla comune legge di sofferenza e oscurità impostasi per salvarci, sale sul monte e lascia risplendere la gloria che colma la sua anima beata. Quali precursori, che preparano le sue vie nei secoli dell’attesa, Elia e Mosè -la Profezia e la Legge (Torah-insegnamento, istruzione)- si trovano con Cristo al punto di arrivo, e, facendo omaggio alla loro missione, scompaiono alla voce del Padre che dice: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento.
Il vero cristianesimo deve essere costantemente animato dall’amore, <!-more-> perché «Dio è amore», anche nell’osservanza della legge compendiata nei comandamenti, i quali ci mettono di fronte a una scelta libera, cosciente, responsabile. Dio volle lasciare l’uomo in mano al suo consiglio, per così dire, affinché esso cerchi spontaneamente il suo creatore e giunga liberamente con la sua adesione a Lui, ossia alla piena e beata perfezione perennemente rinnovantesi. LITURGIA DELLA PAROLA Prima Lettura (Sir 15, 15-20, NV 15, 16-21) La legge
Il cristiano nella ricerca e nell’uso dei beni terreni, e nell’esplicazione di tutte le attività temporali, non deve perdere di vista i beni del cielo; ma illuminato e sorretto da un istinto superiore, deve puntare a quella sintesi vitale che finalizza tutto a Cristo, Salvatore e unificatore del mondo. In altre parole il cristiano deve, come Cristo «ricreare, completare e purificare il mondo» (T.de Chardin) per avviarlo a quella unificazione superiore nella quale, come dice l’Apostolo, «Dio sarà tutto in tutti»
Il vero cristiano non evade dalla realtà della vita, adducendo motivi religiosi, ma si rende pienamente solidale con gli altri uomini in un forte ideale di fraternità, di giustizia e di amore. Così la buona volontà umana si mette a disposizione dell’onnipotenza di Dio per l’avvento di un mondo migliore. <!-more-> LITURGIA DELLA PAROLA Prima Lettura (Ml 3, 19-20) Il «giorno del Signore», quello cioè del suo ritorno, sarà il giorno in cui la giustizia sarà pienamente e definitivamente instaurata. Dal
Breve introduzione e commento alle letture e al Vangelo della domenica. Piccola meditazione-riflessione sulla tematica principale affiorata dalla Scrittura; con passi di testi scelti da vari autori, di varie opere e differenti epoche. «Ama dunque il Signore, Iddio tuo, e osserva ogni giorno ciò che egli ha detto di osservare, le sue leggi, le sue prescrizioni e i suoi comandamenti» (Deut 11,1). LITURGIA DELLA PAROLA Prima Lettura (Sir 35,15b-17.20-22) È falso il culto che pretende di cattivarsi la benevolenza del Signore