SANT’ANTONIO IL GRANDE I 38 APOFTEGMI-DETTI DI ABBA ANTONIO Un giorno il santo padre Antonio, mentre sedeva nel deserto, fu preso da sconforto e da fitta tenebra di pensieri. E diceva a Dio: «O Signore! Io voglio salvarmi, ma i pensieri me lo impediscono. Che posso fare nella mia afflizione?». Ora, sporgendosi un po’, Antonio vede un altro come lui, che sta seduto e lavora, poi interrompe il lavoro, si alza in piedi e prega, poi di nuovo si mette
Il ❤Cuore Il cuore ❤ ” è un organo muscolare, che costituisce il centro motore dell’apparato circolatorio e propulsore del sangue e della linfa in diversi organismi animali, compresi gli esseri umani, nei quali è formato da un particolare tessuto, il miocardio ed è rivestito da una membrana, il pericardio”. «Secondo l’antropologia stoica e quella biblica il nous, che rappresenta la suprema facoltà umana, l’organo della contemplazione, la sede del principio direttivo che ordina e guida l’intera vita dell’uomo, risiede nel
LE API LE API NELL’ANTICO EGITTO E NELLA GRECIANella mitologia e nella religione dell’antico Egitto, così come nella letteratura classica greca, le api e il miele hanno un significato misterioso legato al mondo delle divinità. Il miele è il cibo degli dei, dolce al palato, che scende dal cielo creando un ponte tra il cielo e la terra; è segno di purezza, di castità e di dolcezza. Le api sono il simbolo del culto a diverse divinità di Corinto, Efeso e Creta. Sia in
ASCESI E GIOIA IN ANTONIO IL GRANDE 21 GENNAIO 2002 ( di P. GIUSEPPE PICASSO, osb) L’argomento di questa sera, che riguarda il tema della gioia della vita nell’esperienza di Sant’Antonio, ci porta alle origini della vita ascetica. Non è certo Antonio il primo asceta, il primo che si era ritirato a vita ascetica: si conosce almeno per qualche testimonianza, un eremita di nome Paolo, San Paolo, eremita, che avrebbe preceduto l’esperienza di Antonio, ma di questo Paolo, il primo eremita, non
RACCONTI DI UN PELLEGRINO RUSSO “Se tu non capisci la parola di Dio i diavoli però capiscono quel che tu leggi e tremano” “Racconti di un pellegrino russo” furono stampati la prima volta a Kazan nel 1881; oggi sono già divenuti il libro più conosciuto e diffuso della spiritualità russa. Tradotti in tedesco dopo la guerra del 1914, hanno avuto da allora un’altra traduzione in tedesco, due traduzioni in francese, traduzioni in inglese… oggi hanno la traduzione in italiano. La
13 -3-2020 Se qualcuno all’inizio di questo anno scolastico ci avesse detto cosa avremmo vissuto solo qualche mese più tardi chi lo avrebbe creduto? Nessuno ci avrebbe creduto, invece eccoci qui, è realtà, realtà che ancora si fa fatica ad accettare difficile da comprendere, come se siamo stati letteralmente lanciati in una nuova realtà, o indietro di qualche secolo, massimo letta sui libri o vista in qualche documentario e che per questo motivo non riusciamo a sentirla nostra (per tanti quasi
PASQUA EBRAICA: CENA EBRAICA Leggi Perché mai è diversa questa sera da tutte le altre sere? Bambini continuiamo a parlare della Pasqua della cena ebraica perché Gesù stesso l’ha celebrata e l’ha rinnovata per sempre donando Se Stesso come Cibo e Bevanda ossia pane e vino che sono il Corpo e Sangue di Gesù prima di morire e risorgere istituendo e anticipando così il Sacramento dell’Eucarestia così necessario per tutto il mondo che voi riceverete se Dio lo vuole il prossimo