NT/ Maggio 20, 2023/ Vangelo-Domenica con i Padri, Liturgia della Parola domenicale, Orientamenti per la preghiera, Padri Chiesa, Commenti Bibbia, Raccolte, Vangelo, Meditazioni, Riflessioni, Studi, Sacra Scrittura, Padri, Domenica

La sorgente profonda di ogni attività sia individuale che collettiva, è il bisogno, il desiderio o la speranza che abbiamo di uno sboccio ad una pienezza di vita i cui valori umani vengano sublimati fino ad un grado assoluto e arricchiti infinitamente. In questo sforzo di inconscia ricerca e di completamento ci sono persone per cui i valori umani sono tutto e i soprannaturali niente ma sono proprio i valori soprannaturali o divini che rendono possibile il compimento di quelli naturali-umani che sono in parte perché ancora non del tutto compiuti; il famoso detto “il già e non ancora”,  ma tuttavia realmente presenti già qui sulla terra ora per mezzo di Cristo-Gesù e del Suo Regno. 

Prima Lettura

Il mistero dell’ascensione al cielo del Signore inaugura la fase attuale della storia della salvezza dove i discepoli sarranno ripieni di Spirito Santo per essere i costruttori del regno di Dio in tutto il mondo e quindi testimoni del Signore fino al giorno in cui «ritornerà allo stesso modo in cui l’hanno visto andare in cielo»: «Fu elevato in alto (… )».

Dagli Atti degli Apostoli (At 1,1-11)

Nel primo racconto, o Teòfilo, ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò dagli inizi fino al giorno in cui fu assunto in cielo, dopo aver dato disposizioni agli apostoli che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo. Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio. Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l’adempimento della promessa del Padre, «quella – disse – che voi avete udito da me: Giovanni battezzò con acqua, voi invece, tra non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo». Quelli dunque che erano con lui gli domandavano: «Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?». Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samarìa e fino ai confini della terra». Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand’ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo».

Parola di Dio

Salmo Responsoriale Dal Sal 46

R. Ascende il Signore tra canti di gioia.

Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia,
perché terribile è il Signore, l’Altissimo,
grande re su tutta la terra. R.

Ascende Dio tra le acclamazioni,
il Signore al suono di tromba.
Cantate inni a Dio, cantate inni,
cantate inni al nostro re, cantate inni. R.

Perché Dio è re di tutta la terra,
cantate inni con arte.
Dio regna sulle genti,
Dio siede sul suo trono santo. R.

Seconda Lettura

Con la sua ascensione al Cielo, Cristo è pienamente glorificato, perché è assiso alla «Destra del Padre» da dove è fonte di vita per la Chiesa, che è il suo corpo, e che da lui riceve incremento per raggiungere la sua pienezza. La nostra speranza è ora nella potenza di Cristo risorto che, immerso nella gloria di Dio Padre, trascende il tempo e lo spazio e prende dimensioni eterne e cosmiche, rendendo universale l’efficacia della salvezza: «Tutto infatti egli ha messo sotto i suoi piedi» e «Lo fece sedere alla sua destra nei cieli».

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni (Ef 1,17-23)

Fratelli, il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi, che crediamo, secondo l’efficacia della sua forza e del suo vigore. Egli la manifestò in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla sua destra nei cieli, al di sopra di ogni Principato e Potenza, al di sopra di ogni Forza e Dominazione e di ogni nome che viene nominato non solo nel tempo presente ma anche in quello futuro. Tutto infatti egli ha messo sotto i suoi piedi e lo ha dato alla Chiesa come capo su tutte le cose: essa è il corpo di lui, la pienezza di colui che è il perfetto compimento di tutte le cose.

Parola di Dio

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Andate e fate discepoli tutti i popoli, dice il Signore.
Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo. (Mt 28,19a.20b)

Alleluia.

VANGELO

L’ascensione del Signore di cui gli Apostoli sono testimoni spiega agli occhi della loro fede la sua esaltazione nella gloria del Padre. Ma l’esaltazione di Cristo è anche la nostra e dove è stato glorificato il Capo, cioè in cielo, sarà pure esaltato il suo Corpo mistico. Cristo ci chiede “solo” di credere per rivestirci della sua potenza e per partecipare alle vite dei nostri fratelli questa verità che apre ad una speranza di gioia infinita: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra».

Dal Vangelo secondo Matteo Mt 28,16-20

In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».IO SONO CON VOI TUTTI I GIORNI FINO ALLA FINE DEL MONDO

ORIENTAMENTI PER LA PREGHIEREA

Che grande e ineffabile fonte di gioia quando, in presenza di una moltitudine di gente pia, la natura umana saliva più alto delle creature celesti di ogni rango […] fino a  essere ammessa a prendere posto presso il Padre eterno che, sul trono, l’associava alla sua gloria, dopo averla unita nel Figlio della sua stessa natura. L’ascensione di Cristo è quindi la nostra elevazione e, dove ha preceduto la gloria del capo, là è anche chiamata la speranza del corpo: lasciamo quindi esplodere la nostra gioia,.

(S.Leone Magno, Sermone nell’ascensione)

Quando nostro Signore Gesù Cristo è salito al cielo, ha raccomandato il suo corpo che doveva rimanere sulla terra: egli vedeva che molta gente doveva onorarlo perché era salito al cielo, e vedeva che quest’amore è inutile se si calpestano le sue membra che rimangono sulla terra […] Ecco dove rimango io che salgo; salgo perché sono il capo, il mio corpo rimane ancora sulla terra. Dov’è? Su tutta la terra. Sta attento a non batterlo, a non fargli violenza […]

(S.Agostino, Commento al Vangelo di Giovanni 10,9)

I discepoli vedono Gesù in Galilea
Alcuni dubitavano: Mi sembra che questa fosse l’ultima apparizione in Galilea, quando li inviò a battezzare. Se alcuni dubitarono, ammira ancora da ciò la loro veridicità, come non tengano nascosti, fino all’ultimo giorno, i loro difetti. Ma tuttavia anche costoro furono rafforzati nella fede mediante l’ apparizione.
(S.Giovanni Crisostomo, Omelie sul Vangelo di Matteo 90, 2)
Io sono con voi tutti i giorni. Mi è stato dato ogni potere.Gesù-risorto: Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo

E Gesù, avvicinatosi: disse loro: «Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra». La potestà è stata data a lui che poco prima è stata crocifisso, che è stato sepolto nella tomba, che giaceva morto e che poi è risorto. E in cielo e in terra gli è stata data la potestà, in modo che colui che prima regnava in cielo, regni anche in terra per mezzo della fede dei credenti.

Andate dunque e ammaestrate tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Dapprima insegnano alle genti; poi, dopo che esse sono istruite, le immergono nell’acqua.
Non può accadere, infatti, che il corpo riceva il sacramento del battesimo senza che prima l’anima abbia ricevuto la verità della fede. E sono battezzati nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, affinché, come hanno un solo Dio, ricevano un solo dono: il nome della Trinità e un solo Dio.
Insegnate loro a osservare tutte le cose che vi ho comandato. Il comando è particolare: ordina agli apostoli d’insegnare in primo luogo a tutte le genti, poi di immergerle nel sacramento della fede e, dopo la fede e il battesimo, di far conoscere loro i comandamenti da osservare.
E, perché non crediamo che siano leggere o poche le prescrizioni ordinate, aggiunge: Tutte le cose che vi ho comandato. Così, tutti coloro che crederanno e saranno battezzati nella Trinità, compiranno anche tutto ciò che è stato ordinato.
Andate e ammaestrate tutte le nazioni
Che cosa dice Gesù, vedendo i discepoli? A me fu dato ogni potere in cielo e sulla terra. Di nuovo egli si rivolge loro con linguaggio umano, dato che ancora non hanno ricevuto lo Spirito, che ha potere di elevarli.
Andate dunque e ammaestrate tutte le genti, battezzandole nel nome del Signore, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto quanto vi ho comandato: con queste parole Gesù ordina di annunciare ciò che si riferisce ai dogmi della fede e ciò che riguarda i precetti della morale. Non dice una sola parola dei giudei né fa alcun accenno a quanto è accaduto; non-rimprovera a Pietro il suo giuramento, né agli altri discepoli la loro fuga. Ordina invece di andare in tutto il mondo, affidando loro un insegnamento breve e conciso, quello che dovranno annunciare mediante il battesimo.
(Girolamo, Commento sul Vangelo di Matteo 4, 28, 18-20)
Quindi, poiché aveva dato loro grandi precetti, per risollevare il loro animo, dice: Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo. Hai visto di nuovo la sua autorità? Hai visto come anche quelle cose erano state dette per condiscendenza? Ha detto che sarebbe stato non soltanto con loro, ma anche con tutti quelli che avrebbero creduto dopo di loro. Gli apostoli infatti non sarebbero rimasti fino alla fine del mondo, ma parla ai fedeli come ad un solo corpo. Non parlatemi, vuol dire, della difficoltà di quanto proposto; sono con voi io che rendo tutto facile.
Lo diceva continuamente anche ai profeti nell’Antico Testamento, a Geremia che opponeva la sua giovinezza, a Mosè e a Ezechiele che tergiversavano: Io sono con voi. Lo dice a costoro anche qui.
(S.Giovanni Crisostomo, Omelie sul Vangelo di Matteo 90, 2)
Fino alla fine del mondo
Ma considera in questo caso la differenza con quelli. Essi infatti, inviati ad un solo popolo, spesso rifiutavano, mentre questi, mandati al mondo intero, non dissero nulla di simile. Ricorda loro anche la fine per attirarli maggiormente e perché non vedessero solo le presenti avversità, ma anche i beni futuri senza fine. Gli eventi dolorosi che subirete, vuol dire, terminano con la vita presente, dal momento che anche questo mondo stesso arriverà alla fine; i beni che godrete invece rimangono eterni, come spesso ho detto in precedenza. Incoraggiando e stimolando così il loro animo anche con il ricordo di quel giorno, li inviò. Quel giorno infatti è desiderabile per coloro che vivono virtuosamente, come è temibile per coloro che vivono nei peccati, in quanto condannati.
Però non temiamo e non inorridiamo soltanto, ma convertiamoci anche finché c’è tempo, e risolleviamoci dalla malvagità; lo possiamo se vogliamo. Se molti lo hanno fatto prima della grazia, a maggior ragione è possibile dopo di essa.
(S.Giovanni Crisostomo, Omelie sul Vangelo di Matteo 90, 2)

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