Le parole e gli atteggiamenti di Gesù, specie quando sono intonati all’umiltà, alla mitezza e alla misericordia se, non apriamo il cuore per comprenderli, imitarli e quindi viverli, possono sembrarci paradossali, quasi incomprensibili, perché i nostri egoismi e la nostra superbia c’impediscono di capirli e di emularli; quando invece li facciamo nostri, li sperimentiamo come incorporandoli in noi sempre grazie a Lui, allora può succedere a volte che ci colpiscono e coinvolgono, ci emozionano fino anche a commuoverci, soprattutto quando ci
Dio ha dato all’uomo la libertà. <!-more-> Gli ha però mostrato la via della felicità che è nell’aderire a lui. Ma l’uomo vuole emanciparsi e si allontana da Dio. Ed ecco che il potere, la ricchezza, il piacere, lo possono avvolgere, quando ricercati per sé-stessi, nelle loro false luci fino a renderlo schiavo delle sue passioni. Allora nel cuore non resta che il rimpianto di una libertà perduta. Lontano da Dio l’uomo infatti perde la sua vera fisionomia che è la