Ognuno riempie la sua vita di progetti per costruirsi un destino di felicità. Poi le delusioni, i rovesci di fortuna, la vecchiaia, la morte di persone care fanno costatare quanto è caduco e contingente il contenuto della vita umana. L’egoismo affievolisce o distrugge l’amicizia e l’amore e da dominatori delle cose e del mondo rischiamo di naufragare in un tragico isolamento. A che serve allora la vita umana, viene spontaneo concludere? La vita perché abbia un senso e un significato deve
Il vero cristianesimo deve essere costantemente animato dall’amore, <!-more-> perché «Dio è amore», anche nell’osservanza della legge compendiata nei comandamenti, i quali ci mettono di fronte a una scelta libera, cosciente, responsabile. Dio volle lasciare l’uomo in mano al suo consiglio, per così dire, affinché esso cerchi spontaneamente il suo creatore e giunga liberamente con la sua adesione a Lui, ossia alla piena e beata perfezione perennemente rinnovantesi. LITURGIA DELLA PAROLA Prima Lettura (Sir 15, 15-20, NV 15, 16-21) La legge
L’esperienza di Dio, della sua salvezza è possibile soltanto a chi si presenta davanti a Lui nello stato di indigenza. <!-more-> È sul «povero», sul contrito ed umiliato di cuore che Egli posa i suoi occhi. Quanti sono privi di gioia, di serenità, il Cristo li invita a cercare l’origine di tanta insoddisfazione e smarrimento, che forse sta nel ricercare il benessere per il benessere. LITURGIA DELLA PAROLA Prima Lettura Sofonia ci dà il ritratto più completo del «povero» secondo la